5 minuti per sapere tutto sulle capesante, le coquille Saint-Jacques

Per i buongustai è il meglio dei prodotti del mare. Pescate nello stretto della Manica e al largo di Saint-Brieuc, le capesante Saint-Jacques, alias Pectem Maximus per il nome scientifico, fanno sovente parte dei pranzi delle feste. Fritte in padella, cotte al forno nella loro conchiglia al carpaccio, per soddisfare il palato senza calorie.

Normanne e Bretoni

In normanno le si chiamano godefiche, termine utilizzato dallo scrittore Gustave Flaubert nei suoi romanzi, e krogenn Sant-Jakez in bretone. Le capesante Saint-Jacques apprezzano le acque fresche della Manica e della baia della Senna tanto quanto quelle della baia di Saint-Brieuc. I pescatori normanni hanno potuto ottenere riconoscimenti per la superiore qualità di queste preziose conchiglie ottenendo diverse Label Rouge e i Bretoni ottenendo una IGP (indicazione geografica protetta)! E sulla Côtes-d’Armor, le capesante soprannominate “Regine della baia” possono contare sulla confraternita della capasanta Saint-Jacques per farne parlare.

Pesca sostenibile

Le capesante Saint-Jacques sono presenti ai banchi del pesce soltanto da ottobre a metà maggio. Dopo il 15 di questo mese, infatti, inizia il periodo di riproduzione e i pescatori danno alla risorsa, naturale e limitata, il tempo di riprodursi.

Durante la stagione, i pescatori normanni e bretoni devono sottostare a diverse regole: le barche sono limitate in numero e in dimensione, sono definite le caratteristiche degli attrezzi di pesca (la draga) e il loro numero per barca è limitato. In base alle diverse zone di pesca sono stabiliti dei giorni, degli orari, delle quote e le dimensioni minime di cattura al fine di preservare la risorsa.

Con o senza corallo?

Una volta sgusciate, le capesante Saint-Jacques rivelano il loro muscolo tondo e perlato: la noce, questa parte è molto apprezzata dai buongustai. Quanto al corallo, invece, si presenta sotto forma di virgola arancione e corrisponde alla ghiandola genitale di questo mollusco ermafrodita. A seconda che piaccia il suo gusto iodato, le capesante si cucinano con o senza corallo. Non cercare il corallo nelle conchiglie della baia di Saint-Brieuc perché non ce n’è!

Celebrate e sublimate dagli chef

Una decina di porti normanni e bretoni celebrano ogni anno le capesante Saint-Jacques. Nel menù delle festività: gite in mare, spettacoli per le vie, concerti e ovviamente degustazioni! Dal 2018 la regione Normandia e l’industria della pesca normanna organizzano un incontro annuale: la Grande Débarque (Link esterno) . Obiettivo? Mettere le capesante Saint-Jacques sotto i riflettori nelle realtà partner – ristoranti, bistrot, pescherie, negozi e mercati – dalla Normandia a Parigi! Un’occasione per gli chef stellati, come Stéphane Carbone o Pierre Caillet di esaltare il sapore delle capesante accompagnandole con ravioli ai porcini e tartufo (come nella foto sopra) o appoggiandole delicatamente su un beignet con salsa di barbabietola.

Simbolo dei pellegrini

Questa deliziosa conchiglia ha anche un grande valore simbolico, in particolare per i pellegrini di Saint-Jacques-de-Compostelle. In origine, le capesante Saint-Jacques venivano raccolte sulle spiagge della Galizia e riportate come prova del completamento del viaggio. I pellegrini hanno quindi iniziato ad appendere la loro conchiglia alla loro sacca, cappello, mantello, o bastone. Un modo per distinguersi dagli altri viaggiatori, per bere alle fontane o per chiedere l’elemosina. Quando una conchiglia appare sull’architrave di un ingresso, significa che i pellegrini sono i benvenuti.

Per saperne di più:
• Organizza il tuo viaggio in Bretagna (Link esterno) e in Normandia (Link esterno)