Il Quartiere latino per Baudelaire

Il Quartiere latino non è un vero e proprio quartiere nel senso amministrativo del termine, ma una zona a cavallo del V arrondissement e VI arrondissement, che va da Saint-Germain-des-Prés ai Giardini del Luxembourg.

Charles Baudelaire nacque proprio in questo quartiere, il 9 aprile 1821, in rue Hautefeuille nº 13, e venne battezzato nella chiesa Saint-Sulpice.

Rimasto orfano di padre all'età di 6 anni, sua madre si risposò con il tenente colonnello Jacques Aupick, persona fredda e rigida, che incarnava il perbenismo borghese dell'epoca, perbenismo che Baudelaire rifiutava. Nel 1833 la famiglia si trasferì a Lione a causa del lavoro del patrigno e Baudelaire entrò entrò nel Collegio reale della città. Tuttavia pochi anni Aupick ricevette una promozione a colonnello e fecero tutti e tre rientro a Parigi: all'età di 14 anni Baudelaire iniziò a frequentare con risultati altalenanti il collegio Louis le Grand (ex Collège de Clermont, fu rinominato in onore del re Luigi XIV) nel cuore del Quartiere Latino. Questa scuola secondaria fondata nel 1563 e nota per essere una delle più prestigiose e severe di Francia, svolse da sempre svolse un ruolo primario nella formazione delle elites francesi.

Finito il liceo, il giovane rifiutò in maniera netta il suggerimento di Aupick e di sua madre di inoltrare una domanda di assunzione presso il Ministero degli Esteri, si stava infatti appassionando alla carriera letteraria. Iniziò a conoscere artisti e scrittori ed entrò senza indugio nel mondo bohèmien del Quartiere Latino. Durante questo periodo condusse una vita sregolata: cominciò a bere e probabilmente sperimentò anche l'oppio e l'hashish, frequentò prostitute e contrasse diversi debiti. Le prime avventure di Baudelaire nel mondo letterario-bohèmien ebbero tuttavia breve durata: la sua famiglia allarmata lo costrinse a un viaggio in India per strapparlo a questa vita scandalosa. Questo viaggio accrebbe in Baudelaire l'amore per il sogno, la fantasia e l'esotismo, tuttavia, spaventato dalla solitudine, fece presto ritorno in patria.

Il Quartiere Latino rimase uno dei luoghi preferiti del poeta e se vai a Parigi una visita qui è d'obbligo! E' un quartiere da sempre in fermento, vivace, cosmopolita: parigini, studenti e turisti qui s'incrociano tutto l'anno nei numerosi locali, bar café e ristoranti. E' molto frequentato da studenti e professori proprio perché vi sono concentrati numerosi istituti, scuole ed università. L'atmosfera è conviviale e rilassata e ha molto da offrire in termini storici anche grazie al fatto che non è stato molto toccato dal processo di ammodernamento di Parigi da parte del Barone Haussmann. Qui troviamo il Panthéon, i giardini e il Museo del Lussemburgo, le Arene di Lutezia, la Sorbona, vie Mouffetard e Monge, la place de la Contrescarpe... e, per la vita notturna, tra le sale da spettacolo più celebri cpossiamo citare: Le Paradis Latin, il Teatro dell'Odéon e il Caveau de la Huchette.

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